mercoledì 13 febbraio 2013

(Video)Recensione: Gatsu e Grifis by Banpresto


Eccomi a voi con un'altra novità quasi freschissima: usciti in Giappone a dicembre 2012, sono arrivati al vostro blogger solo qualche giorno fa perché, per ragioni di opportunità, ho preferito non correre il rischio di una spedizione sotto Natale (l'anno scorso un pacco spedito in quel periodo mi è arrivato quasi 3 mesi dopo...).
Ecco a voi Gatsu e Grifis (o Guts e Griffith, se preferite) della Banpresto, in pratica le prime riproduzioni statiche dei due personaggi che non siano quelle costosissime targate Art of War (o le da me tanto odiate snodabili) ad un prezzo tra l'altro ridicolo, poco più di 10 euro a personaggio!


Sono ormai diventato un fan di Banpresto per la sua capacità di sfornare figures di buona qualità a prezzi più che accessibili, regola confermata pienamente anche in questo caso. Come avete visto nel video e come potete notare dalla gallery fotografica, gli unici punti deboli della produzione sono le anonime basi nere (che almeno non hanno fatto esageratamente grandi, come nella linea delle Grandline Lady) e una riproduzione dei volti somigliante, ma che non convince appieno: si tratta comunque di voler cercare a tutti i costi il difetto in una produzione che per il prezzo a cui viene venduta è a tutti gli effetti una piccola meraviglia, immancabile per chiunque si professi appassionato del Berserk di Kentaro Miura!




Gatsu e Grifis hanno le sembianze che mostrano nella celebre saga della Squadra dei Falchi, ripresa tra l'altro anche dal recente film cinematografico di Berserk.


Grifis indossa la sua tipica armatura argentata, con la sciabola appesa lungo il fianco e il suo caratteristico elmo retto dal braccio destro. Impossibile non apprezzare la ricchezza dei dettagli e delle finiture, che riproducono al meglio e con assoluta fedeltà la corazza del leader della Squadra dei Falchi, colto nel momento di suo massimo splendore (almeno in quanto essere umano).














Gatsu è ancora un normale (si fa per dire) mercenario, con il corpo ancora integro e senza il marchio  del sacrificio a segnarlo. Anche la sua spada, per quanto grande, non è ancora la gigantesca Ammazzadraghi che vedremo nella seconda parte del manga.
L'armatura è più rozza e raffazzonata di quella di Grifis, ma anche in questo caso ci troviamo di fronte all'esatta riproduzione di quanto visto nella serie. Se il volto di Grifis è enigmatico e distaccato, quello di Gatsu è corrucciato e minaccioso, segnato dalle cicatrici.

















Grazie anche alle basi di forma quadrata e di dimensioni contenute (ma perfettamente stabili) è possibile posare i due personaggi uno a fianco dell'altro alla giusta distanza, ottenendo un buon effetto d'insieme: il riferimento è sempre alle basi delle Grandline Lady, enormi e di forma ovale, che costringono a tenere i personaggi molto distanziati tra loro.


Siete ancora qui? Correte a comprarli, và...

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