martedì 10 gennaio 2012

Cose che capitano (in Italia)


Come ho più volte ribadito, acquisto il 99% delle mie statue all'estero, perchè nonostante i costi di spedizione, alla fine pago sempre meno (spesso molto ma molto meno) che non ad acquistare da rivenditori nostrani.
Capita poi che la volta che acquisto in Italia, attirato da prezzi inaspettatamente buoni, in una spedizione via corriere da Roma a Genova (dove abito) il pacco arrivi più malridotto di quando mi faccio spedire da Cina e Giappone. Colpa del corriere italiano, che notoriamente gioca a calcio con i pacchi, specie se vede la scritta "Fragile". Ma anche di un rivenditore che spedisce 4 figures in una scatola raffazzonata, troppo piccola per contenerle agevolmente tutte, senza la minima protezione (pluriball, polistirolo, giornali, insomma, l'ABC della spedizione sicura...).
Le inevitabili conseguenze sono ovviamente confezioni arrivate rovinate, schiacciate e spaccate, neanche avessero affrontato un viaggio per nave in mezzo alla tempesta.
Non faccio nomi perchè il negoziante in questione si è offerto di sostituire la merce, previa restituzione a mie spese delle confezioni danneggiate. Vediamo se al secondo giro impara la lezione...

Usually I buy my figures from japanese stores, because with shipping costs and custom taxes, the prices remain cheapest than italian shops. Sometimes I buy in Italy, but it can happens than a shipping from Rome to Genoa (where I live) causes more damages to the package than one from China or Japan. Becuse our couriers are the worst. Because italian shops packaging is too bad.
So I have to pay again and send the items back, to have the replacement. Now I'm very curios to see if the next packaging will be better...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...