lunedì 7 marzo 2011

Recensione: Ayane by Kotobukiya


Ed eccomi qui a parlare dell'unico acquisto della scorsa Lucca 2010, Ayane, la ninja rivale di Kasumi nel picchiaduro Dead or Alive, che ha fatto anche una comparsata in Ninja Gaiden, sempre di Tecmo. Il personaggio è ispirato alla versione del personaggio vista in Dead or Alive 4, ma il design è quello dell'illustratore Ch@r. Ne consegue un aspetto un poco diverso da quello del videogioco, ma pur sempre piacevole; d'altronde la povera Ayane non è mai stata molto fortunata in fatto di statuette, a differenza di Kasumi, e per ora di riproduzioni dedicate a questo personaggio non se ne annoverano molte.


Innanzitutto devo scusarmi se le foto sono così scure: purtroppo sono state scattate in un momento in cui a Genova non si riusciva ad avere un weekend senza pioggia, e il fine settimana è proprio l'unico momento in cui posso fare foto dato che causa lavoro arrivo a casa troppo tardi la sera per poter beneficiare della luce naturale. 
Ayane è stata un acquisto d'impulso: dopo aver girato tutta Lucca e non aver trovato nulla che mi andasse davvero di acquistare (non perché non ci fosse materiale interessante, ma perché i prezzi erano uguali o superiori rispetto a quelli che trovavo in internet), per non tornare a mani vuote mi sono deciso a comprare qualcosa purché al giusto prezzo: alla fine l'ha spuntata Ayame, vendutami dallo stand del Cosmic Group (Japan Palace) a prezzo scontato, un buon affare considerando anche che lo stand dello stesso gruppo posizionato in città la vendeva a molto di più.





























Il mio rapporto con questo modello è stato un po' travagliato. Arrivato a casa ed aperta la confezione non ero troppo soddisfatto, mi infastidiva l'idea di averla acquistata solo perché non avevo trovato nulla di meglio. Nonostante questo l'ho esposta sulla scrivania accanto al monitor del pc e a trovarmelo sotto gli occhi ogni giorni ho cominciato ad apprezzare questo modello.
Nella sua semplicità, infatti, riproduce alla perfezione l'Ayane prima maniera, quella dei videogiochi per Playstation, prima che Tecmo la abbellisse (o spogliasse) nei seguiti. Dunque costumino azzurro, fioccone rosso dietro, farfalla disegnata sulla gonna, calze e stivaletti e fascia sulla fronte. La posa è curiosa, leggermente inarcata all'indietro, di quelle che stanno bene a vedersi in una illustrazione, ma che concretamente non rappresentano nulla. Che sta facendo Ayane? Boh, chi lo sa? Comunque è bella da vedere, sollevata da terra (eccetto che per il piede destro) e leggermente inarcata all'indietro. Il modello è composta da un pezzo unico, anche il piede destro è saldamente attaccato alla base per mezzo di viti, invece che col solito, fragile perno di plastica. L'unico pezzo mobile risulta così essere la bacchetta di sostegno, da posizionarsi dietro la ragazza: in realtà il modello non pare averne bisogno, ma forse in prospettiva futura è bene distribuire un po' il peso, che altrimenti graverebbe solo sulla gamba destra e che magari con gli anni finirebbe per piegarsi all'indietro.
La colorazione è sobria, senza guizzi, l'intenzione era evidentemente quella di riprodurre fedelmente l'art da cui è tratta. Trovo molto bella l'espressione del viso di Ayane, un misto di malizia e determinazione, ed apprezzo molto il fatto che poco o nulla sia stato concesso al fan-service: nonostante l'abbigliamento ridotto e la posa, infatti, ben poco viene concesso alla perversione dei fan. Il seno, abbondante, è comunque contenuto nell'abito, mentre con la posizione della mano destra evita sapientemente di esporre in maniera diretta le pantsu
Alla fine l'unica vera mancanza che mi viene da rilevare è quella di un'arma, da impugnarsi o da portare addosso: in fondo Ayane è un personaggio molto battagliero, questa posa così indifesa poco le si addice.





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