mercoledì 22 luglio 2015

Il primo Amiibo


Ho già preso qualche pupazzino della serie Disney Infinity: Elsa, Topolino, Merida e Stich (gli ultimi due compresi nella confezione del gioco) e punto a Paperino, da tempo volevo parlarne, magari in un video, ma la pigrizia me lo ha sempre fatto rimandare fino ad oggi, così finisce che vi parlo prima degli Amiibo, il cui primo esemplare ho acquistato giusto un paio di giorni fa.
Ho posseduto console Nintendo e giocato a titoli Nintendo, ma non sono mai stato un grande fan della casa giapponese e dei suoi personaggi, quindi finora non ho mai nutrito particolari mire per la serie degli Amiibo. Tuttavia Splatoon è un gioco che mi aveva attirato fin dall'annuncio, non l'ho acquistato al lancio per via dei molti difetti di cui ancora soffre, tuttavia non ho resistito quando l'ho trovato in offerta in un grande magazzino di Genova, e se al fianco c'era l'ultima confezione della calamaretta (troppo kawaii!) che sapevo essere assai difficile da trovare... bè, di fronte ad un simile segno del destino non potevo proprio sottrarmi. Come potete vedere da non appassionato dei pupazzini Nintendo, ho pure compiuto il gesto empio e sacrilego di aprire la confezione!
La particolarità degli Amiibo, come immagino saprete, è quella di offrire dei bonus nei videogiochi che ne prevedono l'interazione: mi sono sempre domandato se questo comportasse qualcosa di significativo a livello di gameplay. In Splatoon mi aspettavo skin ed armi bonus, ma se non ho inteso male (portate pazienza, finora ci ho giocato solo poche ore, assonnato e rimbambito dal caldo) l'unico bonus che ho ricevuto è la possibilità di rigiocare le missioni della modalità off-line per ottenere bonus in moneta di gioco, da spendersi per potenziarmi nelle partite on-line. Un po' poco, non c'è che dire. Non ho ancora avuto modo di usarlo con Mario Kart 8, l'altro gioco WiiU in mio possesso, ma stranamente non fremo dall'impazienza...


Per funzionare l'Amiibo deve essere poggiato direttamente sul paddone della WiiU e non c'è modo di farlo riconoscere se lo si lascia dentro la confezione, anche perché Nintendo ha posizionato uno strato protettivo sotto la base per bloccarne la leggibilità, immagino per impedire che qualcuno lo utilizzi anche solo strusciandolo al supermercato, o per obbligare i collezionisti a comprarne due copie.
La ragazzina calamaro soggetto della riproduzione, che non ha effettivamente un nome, è in posa da combattimento, con spruzzatore in pugno e sguardo determinato. Il suo essere un personaggio fumettoso e deformed lo rende perfetto per le ridotte dimensioni del pezzo, mentre altre statuine dalle proporzioni realistiche come Samus Aran o Zelda soffrivano secondo me delle piccole dimensioni, che in un prodotto industriale di questo tipo significano dettagli non troppo esaltanti, specie a livello di volto, anche se non si può dire che siano mal fatti.
Forse rimarrà l'unico Amiibo, ancora non so se concedermi anche un Pokémon, giusto per sfizio: di certo non posso che confermare la buona qualità dei prodotti, anche se allo stesso prezzo si trovano pvc di Banpresto e Sega di dimensioni ben maggiori...

N.B. La calamaretta deve aver colpito la fantasia dei videogiocatori vista la quantità di fan art che si trovano in rete...



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