Mio è una componente del team originale della HTT, la band femminile protagonista della serie, mentre Azusa è la kohai che si unisce alle altre ragazze quando loro sono già al secondo anno di liceo e diventa una sorta di mascotte per il gruppo. Come la già recensita Yui Hirasawa, anche Mio e Azusa sono rappresentate vestite della loro divisa scolastica, piuttosto sobria e (proprio per questo) realistica: unica differenza tra le due il colore della farfallina, che per Mio è azzurro, mentre quello di Azusa è rosso, un espediente adottato dalla loro scuola per evidenziare l'anno di liceo frequentato dalle allieve.
Come già per Yui, forse per compensare il sobrio abbigliamento lo scultore ha realizzato le statue con pose dinamiche, nell'evidente tentativo di cogliere le ragazze nel momento stesso in cui stanno suonando. Così Mio, gambe divaricate, piede sollevato e braccio proteso in avanti col plettro tra le dita, pare aver appena terminato un assolo, mentre Azusa si presenta più raccolta, quasi stesse per ritoccare terra dopo un balzo effettuato sulle ali del ritmo.
Per quanto riguarda Mio, lo scultore ce la propone in uno stato d'animo più sfacciato e allegro, diverso da quello timoroso o imbronciato con cui la si vede molte volte nel corso della serie; personalmente la preferisco così, ma chi invece apprezza maggiormente il suo lato più ritroso può orientarsi verso la versione alternativa di Mio, realizzata sempre da Alter per la stessa serie, che ce la propone vestita in cosplay e con un'espressione decisamente più timida, aggrappata alla sua inseparabile chitarra (che ha deciso di chiamare Elisabeth, dopo le insistenze di Yui con la sua Ghita!). In quella versione Mio sembra aggrapparsi alla chitarra come ad un sostegno, mentre nella figure qui recensita sta suonando, come é giusto che sia.
Per il resto non posso che rimarcare l'eccezionale cura riposta da Alter nella realizzazione dei modelli, che spicca a maggior ragione per la semplicità degli stessi. Notare la precisione nella riproduzione delle chitarre, con tanto di corde vere e non solo dipinte; e poi le pieghe di gonne e vestiti, i capelli al vento di Mio, i codini di Azusa...
Entrambe le statuette non poggiano direttamente sulla base, ma attraverso un sostegno sopraelevato, teso ad accentuarne la posa plastica; mentre Mio poggia col solo piede destro, Azusa li incastra entrambi sul sostegno, ed infatti appare più solida dell'amica, anche se nessuna delle due presenta problemi di stabilità. Come per Yui, anche questi modelli dispongono di una base di plastica personalizzata, con inciso il logo della serie. Inoltre mentre Mio rappresenta un blocco unico, il viso di Azusa è smontabile, in modo da permettere l'applicazione delle orecchie da gatta a cui ho già accennato.
Un veloce accenno, prima di concludere, alle confezioni, caratterizzate da un'ampia finestra grazie alla quale è possibile ammirare il modello nella sua interezza ancor prima di aprire il box. Le figures sono contenute nel consueto incastro di plastica, che le avvolge e le protegge, garantendone la perfetta conservazione.
Sono davvero delle splendide riproduzioni, realizzate con eccezionale cura dei particolari! Io personalmente ho comprato solo Azusa di questa serie (e forse comprerò Yui... le altre non m'interessano, sebbene Ritsu sia il mio personaggio preferito, ma non mi fa impazzire il modo in cui è stato realizzato il volto... almeno nelle foto promozionali).
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