Come forse saprete è da poco disponibile anche nel nostro paese Netflix, la televisione digitale più famosa al mondo: nel suo (per ora ancora non troppo vasto) catalogo italiano troviamo anche un piccolo assortimento di anime, tutti già distribuiti in home video da Dynit, con un'eccezione, questo The Seven Deadly Sins (I Sette Peccati Capitali), prima produzione originale Netflix Italia che ci propone, interamente doppiato, un anime che non aveva ancora visto la luce nel nostro paese.
Tratto dal manga, ancora in corso di pubblicazione, di Nakaba Suzuki, The Seven Deadly Sins (da ora solo TSDS) si compone di 24 episodi da 24 minuti l'uno e propone il primo arco narrativo dell'opera a cui si ispira: si tratta di un classico shonen di combattimento, magari non troppo originale, ma ben ritmato e con personaggi azzeccati, che coinvolge e diverte per tutta la durata della stagione, grazie anche a un livello delle animazioni sempre alto e al buon doppiaggio italiano.
La trama. Nel fantastico regno di Lionesse sta succedendo qualcosa di grave: i Cavalieri Sacri, da sempre protettori del reame e difensori della giustizia, si sono trasformati in violenti oppressori, imprigionando il re e vessando il popolo. Per questa ragione la più giovane delle principesse del regno, Elizabeth, fugge dalla sua prigionia e si mette alla ricerca dei Sette Peccati Capitali, un gruppo di cavalieri di incommensurabile potenza che dieci anni prima complottarono contro il re e per questo vennero banditi, visti adesso come l'unica speranza per rovesciare il potere dei Cavalieri Sacri. Fortuna vuole che si imbatta subito in Meliodas, il loro capitano, con l'aspetto di un ragazzino, che gestisce una taverna mobile. Meliodas prende a cuore l'appello di Elizabeth e si mette in viaggio con lei per riunire i vecchi compagni, continuamente ostacolato dai Cavalieri Sacri...
Meliodas incarna il classico protagonista di shonen: è un ragazzino all'apparenza ingenuo e svagato che nasconde una grande forza: ci risparmiano per fortuna il cliché dell'allenamento, i protagonisti sono cavalieri leggendari, quindi già forti, e l'aumento di potenza è determinato piuttosto dal ritrovamento di speciali artefatti.
Nonostante l'ambientazione "cavalleresca", con tanto di principessa in pericolo, TSDS non é un anime di cappa e spada, nei molti combattimenti prevalgono esplosioni e colpi energetici, nella migliore tradizione di Dragonball, il che li rende sempre divertenti e piacevoli da seguire. Il cast è azzeccato, quantomeno i protagonisti che entrano in gioco fin dai primi episodi e per i quali c'è il tempo di un minimo approfondimento, mentre per i Peccati che si aggiungono verso la fine il tutto è rimandato alla prossima stagione, se e quando arriverà.
Oltre a combattimenti e umorismo la serie presenta qualche momento drammatico e giusto un pizzico di fan service, quasi sempre sotto forma delle palpatine che Meliodas si concede sul provocante corpo di Elizabeth, la quale peraltro sembra gradire assai...
Il mio timore principale, quando ho iniziato la visione, era quello di trovarmi una storia inevitabilmente monca perché tratta da un manga ancora in corso di serializzazione. Non so se l'anime sia in tutto fedele alla versione cartacea (distribuita in Italia da Star Comics), ma in questi 24 episodi viene presentata una trama principale, lo scontro con i Cavalieri Sacri, che per fortuna si conclude senza lasciare nulla in sospeso. Certo, rimangono delle sottotrame aperte, ma è inevitabile trattandosi di una serie in corso d'opera e comunque non rovinano la sensazione di appagamento che si ha a visione conclusa.
In definitiva, dunque, un buon shonen, divertente e appassionante quanto basta; come da politica Netflix, a novembre sono stati rilasciati in contemporanea tutti gli episodi, quindi non bisogna attendere per gustarsi l'intera serie.
Scheda anime
Titolo Originale: Nanatsu no taizai
Giappone 2014, 24 episodi
Produzione: A-1 Pictures
Distribuzione italiana: Netflix
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