"Vivere o morire da Orco, nel furore dell’acciaio.” Questo è l'imperativo a cui obbediscono da millenni gli orchi, che hanno messo a ferro e fuoco numerosi territori senza mai incontrare grossa resistenza. Per questo Elfi, Nani e Uomini hanno deciso finalmente di unire le forze per contrastare e sopraffare il loro nemico comune. Così la selvaggia razza orchesca si ritrova decimata, prossima all'estinzione. L'unica speranza di salvezza risiede in Kil’ Tyrson, l'unico orco ad essere sopravvissuto allo sterminio delle pianure rosse. E' un orco dagli occhi bianchi, che non ha problemi a mentire o ad ingannare. Saranno sufficienti le sue doti per risollevare le sorti di tutti gli orchi?
La guerra degli orchi (Collana Fantastica n.14)
Mondadori
Sceneggiatura: Olivier Peru
Disegni: Daxiong (primo capitolo), Giovanni Lorusso (secondo capitolo)
96 pagine, €14,99
Alla costante ricerca di un buon fumetto fantasy mi sono lasciato attrarre da questo "La guerra degli orchi" (che nel titolo richiama esplicitamente gli omonimi romanzi di Stan Nicholls, ma non credo abbia a che fare nulla con essi) edito da Mondadori, venduto in questi giorni in edicola e libreria. A dire il vero il fatto che si tratti di un volume unico di sole 96 pagine mi faceva temere potesse risultare un'opera non memorabile, ma il prezzo accettabile, la buona qualità del volume (un albo cartonato di grande formato, 21x28 cm) e i bei disegni alla fine hanno vinto le mie iniziali resistenze.
Tavola di Daxiong |
Tavola di Daxiong |
Il volume si compone di due storie autoconclusive, entrambe aventi come protagonista l'orco Kil' Tyrson. Il mondo in cui sono ambientate non è nulla di originale, bucolico e medievaleggiante, in cui convivono creature come umani, elfi, nani, orchi, draghi, centauri, ragni giganti e minotauri.
Per natura e tradizione, la razza degli orchi è sempre stata in guerra con le altre, ma ora che elfi, nani e umani hanno unito le forze la sua estinzione sembra imminente. In questo momento drammatico emerge la figura di Kil' Tyrson, un orco che riesce a convincere i pochi superstiti della sua razza ad abbandonare la tradizione, che vuole combattimenti frontali e all'ultimo sangue, per un approccio alla guerra non meno crudele, ma più ragionato ed astuto, in grado di sorprendere gli avversari, che nel frattempo hanno cominciato a complottare gli uni contro gli altri.
Tavola di Lorusso |
Tavola di Lorusso |
L'autore, il francese Olivier Peru, dipinge dunque un affresco grandioso, in cui si compie il destino di un'intera razza: purtroppo il tutto è confinato solo alla prima storia e la quarantina di pagine ad essa dedicata non sono sufficienti per approfondire personalità e strategie: tutto avviene troppo in fretta e troppo facilmente, una trama di questo tipo avrebbe beneficiato di una serializzazione più lunga. L'impressione viene confermata dalla seconda storia, in cui troviamo un Kil' Tyrson divenuto ormai leader incontrastato degli orchi, alle prese con una nuova minaccia, un'armata di non morti guidata da un misterioso avversario: una situazione che ricorda quella della prima parte, una sorta di ripetizione insomma, quando a mio avviso sarebbe stato meglio concentrarsi su un'unica vicenda, sviluppandola adeguatamente. Evidentemente le due storie non sono state concepite per diventare un'unica saga, come testimonia anche il cambio di disegnatore tra primo e secondo capitolo. Questo non toglie che la lettura rimanga piacevole e consigliata, dove una volta tanto la figura negativa è incarnata dagli elfi, invece che dai soliti, poveri orchi...
Vi rimando al sito della Mondadori per altri approfondimenti sull'opera: occhio ai superlativi che abbondano ovunque nell'articolo, cercando di trasformare una buona lettura fantasy senza troppe pretese in un caposaldo del genere...
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