Ho cambiato idea su questa serie? Nel complesso no. Per fortuna non ho più letto stupidaggini come nella prima saga, ma questo è dovuto anche al fatto che le avventure successive sono diventate molto più ordinarie. Questo è il problema di Dragonero, a mio avviso: si è scelto di non rischiare nulla, quindi oltre a presentare un mondo fantasy che rispecchia tutti i canoni tipici del genere, li si è inseriti in un contesto narrativo preso di peso da quello ultracollaudato degli albi di Tex. L'ispirazione è così palese che il party di protagonisti al completo è composto da quattro elementi, tanti quanti il ranger del Texas e i suoi pards (e come Tex ha lo stregone El Morisco, così Ian ha il suo emulo di Gandalf a cui chiedere consiglio); addirittura nelle ultime avventure, senza più il mondo da salvare, gli sceneggiatori hanno messo da parte le ragazze per presentare la sola coppia maschile. E come Tex e Carson, così anche Ian e Gmor viaggiano a cavallo, bivaccano sotto le stelle e si strafogano nelle taverne, non disdegnando qualche saltuaria rissa. Insomma, si è sacrificata una possibile visione di più ampio respiro per limitarsi a proporre il solito canovaccio della coppia di eroi che gira per territori selvaggi a riportare l'ordine e la legalità. L'unica vera differenza tra Ian e Tex è che nelle avventure del primo ci sono donne e sesso, ma l'originale rimane comunque inarrivabile.
Forse vi sembrerò troppo severo nel mio giudizio, però dovete considerare che già dopo anni di storie fotocopia non ne posso quasi più di Tex (mi concedo giusto un Texone all'anno), figurarsi ritrovare lo stesso canovaccio in salsa fantasy e con personaggi assai meno carismatici!
Se siete amanti del fantasy comunque non disperate, esistono delle alternative, specie cercandole dai nostri vicini francesi. Ho da poco acquistato, e sono rimasto molto soddisfatto, il primo volume della saga degli Elfi, edito da Panini.
Ambientata anch'essa in un mondo fantasy piuttosto classico, con elfi belli e immortali, nani burberi, umani guerrafondai, questa saga si caratterizza per la scelta di presentare tante storie autoconclusive, ambientate nello stesso mondo e nella stessa epoca, ma sceneggiate e disegnate da autori diversi.
Nel primo volume troviamo tre storie, dai risvolti in parte inaspettati: nel mondo immaginato dagli autori francesi, gli elfi (suddivisi in varie razze) si stanno ritirando in oasi isolate e amene (ok, lo stesso lo aveva già pensato Tolkien giusto qualche annetto fa), rifuggendo il contatto con gli uomini e con la loro brutalità. I toni adottati sono malinconici e decadenti, si respira quell'aria da fine di un'era presente anche nel Signore degli Anelli.
Pur se la premessa è già vista, la scelta di impiegare diversi autori in saghe autoconclusive fa si che questi non abbiano particolari vincoli e quindi il lettore si trova spesso di fronte a capovolgimenti di fronte, tradimenti e soprattutto morti inaspettate ed un approccio alle vicende piuttosto duro e realistico. Ne consiglio pertanto la lettura, sia a livello narrativo che grafico si tratta di una gran bella opera, non vedo l'ora di mettere le mani sul secondo volume!
Chiudo questi pensieri in ordine sparso con un altro consiglio, questa volta diretto verso un film d'animazione: il recentissimo Frozen della Disney!
Fin dalle prime notizie trapelate in rete il film mi aveva incuriosito ed interessato e d'istinto sarei andato a vederlo all'uscita nelle sale. Tuttavia una malaugurata combinazione tra un trailer ingannevole (sembrava che la trama implicasse storie d'amore per entrambe le protagoniste, due principesse e i relativi principi, bleah...) e amici che lo avevano giudicato troppo pieno di canzoni noiose me ne hanno tenuto alla larga.
Fortuna ha voluto che il mio istinto non abbia comunque mollato la presa: anche se sopita la scimmia era lì, in attesa, e alla prima occasione è uscita. Sono rimasto davvero estasiato dalla visione: animazione e design sono magnifici, il film sa miscelare bene i momenti comici e quelli seri, le canzoni sono quasi tutte belle e, soprattutto, mi ha saputo sorprendere. Infatti non succede quasi mai quello che ti aspetti possa accadere da lì a poco e il fatto che la sceneggiatura abbia saputo risolvere molti momenti in apparenza banali, in maniera originale e inattesa mi ha deliziato non poco: non è una storia di banali incroci amorosi, è il rapporto tra le due sorelle sempre al centro dell'attenzione. Non dico che sia un film perfetto, ci sono alcune scene poco convincenti, ma nel complesso passa tutto in secondo piano e alla fine si rimane davvero soddisfatti, nonostante l'inevitabile Happy Ending alla Disney. Vedetevelo al cinema se ancora fate in tempo, altrimenti non fatevi scappare il blu-ray all'uscita!
Tengo a precisare come non abbia influito minimamente nelle mie considerazioni il fatto che le protagoniste siano due tope virtuali da paura, ma proprio per nulla... seee...
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