venerdì 28 ottobre 2011

Lucca 2011 e Bootleg



A causa di un grave problema personale quest'anno non potrò andare a Lucca. Certo, i drammi nella vita sono altri e lo sto sperimentando in prima persona da qualche mese: tuttavia so già che mi mancherà, ormai il viaggio autunnale in Toscana era diventata una piacevole e soddisfacente abitudine.

Approfitto comunque dell'occasione per ribadire ancora una volta un concetto importantissimo per tutti coloro che vanno a Lucca per acquistare statuette e af: ATTENTI ALLE COPIE CINESI!!! Non so quest'anno, ma nelle edizioni precedenti abbondavano i venditori disonesti che spacciavano bootleg per originali. 
Con un minimo di accortezza riconoscere i falsi è abbastanza semplice. Già quando vi trovate a pensare "Ma guarda, la statua di XXX che in rete non trovo mai a meno di 80 euro, qui lo vendono a 40: che occasione!" siete sicuramente in presenza di un falso, perché nessun rivenditore nostrano è così sprovveduto, anzi. 

In secondo luogo per riconoscere un falso basta farsi consegnare la statuetta che interessa ed osservarla con attenzione: nella maggior parte dei casi le copie presentano sbavature, colorazioni mal fatte, difetti più o meno evidenti come ad esempio pendere da un lato, tipo torre di Pisa. Per darvi un'idea delle macroscopiche differenze tra un originale ed una copia guardatevi sotto la comparazione tra la pvc di Tenshi della Good Smile Company (a destra) e il suo bootleg: 

Il primo check deve sempre riguardare la presenza o assenza di bollini


I capelli della copia di Tenshi sembrano stalattiti...



Le imperfezioni sono tali che non possono sfuggire nemmeno all'occhio meno allenato. 
Un altro modo per riconoscere le copie è semplicemente quello di chiedere al venditore: ho constatato personalmente come alcuni confessino senza problemi che si tratta di un bootleg, mentre altri (più numerosi) si arrampicano sulla classica balla della "versione asiatica". Comunque la chiamino si tratta di un falso, tenetelo bene a mente.

Resta inteso che si possono anche acquistare delle copie, basta esserne consapevoli e pagarle il giusto. Posso capire che ci siano persone che non se la sentono di sborsare cifre che partono dai 50 euro a salire per delle statuette di plastica, e che si accontentano anche di una contraffazione che ricordi l'originale. Abbiate solo l'accortezza di evitare quelle fatte veramente male (tipo i bootleg di One Piece o di Bleach, in genere davvero orrendi) e di non farvi fregare sul prezzo: una copia non deve costare più di 10-15 euro, se sborsate di più fate davvero un pessimo affare...

2 commenti:

  1. Ciao Fabfab,
    sono Intero e stamattina sono rimasto molto colpito da questo tuo articolo.
    Appena l'ho letto sono andato a guardare subito la mia vetrina di action figure, per vedere, notare qualche piccolo dettaglio che potesse suggerirmi di essere caduto anch'io nell'acquisto di qualche bootleg.
    In particolare io colleziono action figure dello Studio Ghibli, meglio se della Cominica e in linea di massima sempre statutte statiche fuori produzione. Sono sempre quindi alla ricerca del prezzo più basso dell'universo e ogni mio acquisto è preceduto da ore e ore e giorni di ponderata indagine alla scoperta del prezzo inferiore in rete. Credo però che la scorsa estate, acquistando un set su ebay da honk kong sia caduto in fallo per la prima volta. Mi sapresti dare qualche consiglio su come fare a non incappare in acquisti di copie contraffatte dello Studio Ghibli? Lo Studio Ghibli adotta qualche accorgimento per tutelare i propri prodotti originali?

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  2. Guarda, non ho mai sentito parlare di falsi relativamente ai prodotti della Cominica, ma è anche vero che non conosco molto bene questa compagnia e le sue produzioni. Su MFC (http://myfigurecollection.net/search.php?root=-1&categoryid=0&origin=&character=&manufacturer=Cominica&manufacturer_p=-1&artist=&artist_p=-1&type=&type_p=-1&material=&material_p=-1&title=&version=&year=0&month=0&day=0&tags=&scale=&runid=-1&rating=0&addby=&barcode=&catalog=) non mi pare ci siano segnalazioni di falso, questo potrebbe essere incoraggiante.
    In genere la ricerca del prezzo più basso potrebbe portare l'acquirente ad incappare in bootleg, ma non mi sembra questo il caso.

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