martedì 8 febbraio 2011

Recensione: Conan The Prize by Sideshow



Benvenuti, oggi andrò a mostrarvi qualcosa di diverso dai soliti prodotti che recensisco sul blog: niente donnine giapponesi, niente protagonisti di anime, niente robot! Questa volta tocca ad un personaggio occidentalissimo e molto famoso, che personalmente adoro da sempre: Conan il barbaro!
Nato dalla fervida fantasia dello scrittore americano Robert E. Howard, uno dei padri fondatori del cosiddetto Heroic Fantasy, Conan è un personaggio carismatico che personalmente ho sempre apprezzato, sia nella versione letteraria, che nei fumetti Marvel degli anni '70, splendidamente illustrati - tra gli altri - dal grande John Buscema.
Nonostante questo finora non avevo mai preso in considerazione l'acquisto di una statua dedicata al personaggio. Questo fino a quando, impegnato nella ricerca di un negozio in cui preordinare le future statue che Sideshow dedicherà al Signore degli Anelli, non mi sono imbattuto in questa meraviglia, realizzata dalla stessa casa.








A differenza delle statue che colleziono solitamente, questo è un diorama, vale a dire "un'ambientazione in scala che riproduce scene di vario genere" [direttamente da Wikipedia]. Niente eroe in posa statica, dunque, ma un Conan possente come non mai impegnato in una fuga rocambolesca con sulle spalle la tipica donzella poco vestita, un classico delle sue storie, il premio per la sua ultima impresa. Non a caso il titolo per questo diorama è "The Prize" e sulla confezione viene riportata la storia precedente al momento rappresentato, in cui ci viene spiegato come Conan abbia rapito la ragazza dopo aver ucciso due guardie che la tenevano prigioniera in un tempio.
Non è la prima statua di fattura occidentale che acquisto, possiedo già da diverso tempo la Female Templar della Weta, però è la prima volta che acquisto qualcosa di così... enorme!  60 cm di altezza, quasi 5 kg di peso, una base gigantesca e dettagliata ed un soggetto massiccio come Conan fanno di questa statua un vero spettacolo per gli occhi, ma anche qualcosa di dannatamente ingombrante, da maneggiare come da esporre.
Realizzato in polystone, il diorama è stato prodotto in quantità limitata ed interamente scolpito e dipinto a mano. Abituato come sono alle pvc giapponesi, la perfezione e la ricchezza di dettaglio di questa statua mi hanno da subito lasciato letteralmente senza fiato. Ma credo che le immagini che seguono rendano meglio l'idea di mille parole.


















































Blogger ha messo la sequenza di scatti un po' a caso, ma davvero non saprei cosa altro aggiungere, se non mere banalità.
Il cimmero ci viene proposto in tutto il suo splendore: l'espressione selvaggia, la muscolatura possente, il perizoma d'ordinanza, un'ascia insanguinata in mano e altre letali armi (spada, pugnale, accetta) sparse sul corpo, più lo scudo a proteggergli la schiena. Una perfetta macchina da guerra, quale Conan è. Meno ricca di dettagli la ragazza, dal fisico perfetto e dalle forme abbondanti, come da tipico immaginario fantasy: il velo che indossa ne copre a malapena le grazie, mentre vari gioielli ed il diadema sul capo ne impreziosiscono la figura. L'espressione tradisce ansia e sorpresa, ma possiamo immaginare come ben presto questi sentimenti lasceranno campo ad altre sensazioni, non appena avrà modo di meglio conoscere il suo barbaro salvatore. Enorme, pesantissima e arricchita con frammenti di architetture e teschi, la base trasmette perfettamente l'idea di una fuga attraverso le rovine di un tempio in decadenza.
Nel complesso il diorama si compone di quattro parti: la base, le due figure umane, la mano destra di Conan con in mano l'ascia (che una volta assemblata viene assicurata tramite calamita) e i veli della ragazza, che vanno incastrati in apposite fessure. Immagino che mano e veli siano staccati per esigenze di packaging. Tutta questa meraviglia ha un costo notevolmente superiore alle pvc che acquisto di solito, ma ad esempio non molto diverso rispetto a certi Soul of Chogokin, quindi rientra ancora nel novero degli sfizi che è possibile togliersi senza troppi sacrifici.
Per concludere posso tranquillamente parlare di un acquisto riuscitissimo, uno dei pezzi migliori della mia collezione, anche se le dimensioni mi costringeranno a studiare qualche soluzione espositiva diversa dal solito. A seguire arriveranno altre statue, sempre della Sideshow, ma tratte questa volta dal Signore degli Anelli. Ne parlerò quando sarà il momento, ma al contempo non tradirò la mia vocazione per le pvc ed i mecha giapponesi, con sommo dispiacere del mio portafogli...




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