Recensione: Kallen Kozuki by Bandai

Eccomi qui a parlare della mia croce e delizia di queste torride giornate estive, la Kallen Kozuki versione coniglietta della Bandai, una figure di circa due anni fa acquistata ad un prezzo particolarmente vantaggioso.
L'ho infatti ordinata circa un mese fa su HLJ approfittando di una doppia promozione (prezzo scontato + spese di spedizione gratuite), perdendone le tracce subito dopo: infatti anche se la figure risultava regolarmente in ordine, non mi arrivava l'avviso di pagamento. Solo dopo una ventina di giorni di silenzio mi sono infine deciso a contattare il loro servizio clienti per chiedere spiegazioni: alla fine era tutto dovuto ad un banalissimo inconveniente con PayPal e nel giro di due giorni ho sbloccato tutto, compresa un'altra spedizione che si era aggiunta alla coda.
Fatto sta che la figure è stata finalmente spedita via corriere FedEx ed è arrivata nel giro di un paio di giorni: una performance fantastica, non fosse per il fatto che il vettore in questione aveva arbitrariamente alzato il valore della merce, originariamente molto al di sotto della soglia tassabile. Così mi sono trovato a dover pagare un onere doganale non dovuto, cosa che come potete immaginare mi ha fatto infuriare non poco, almeno fino a quando HLJ si è offerto di rimborsarmi il maltolto, confermandosi nella mia personale classifica come il rivenditore col miglior servizio clienti che conosca.
Purtroppo per l'incolpevole Kallen, nel frattempo avevo riversato su di lei parte della mia frustrazione, il che probabilmente mi porterà ad essere ingiustamente severo con lei in questa mia recensione...

Ero molto ansioso di mettere le mani su questa statuetta, perché la Bandai è solita lavorare in economia, o quantomeno la qualità dei suoi prodotti è in genere inferiore rispetto ad altri produttori del settore: invece Kallen alla sua uscita costava non poco, quindi in teoria si trattava di un prodotto di fascia superiore. La figure si presenta nella classica scatola con finestre in plastica, che permettono di ammirare il modello da ogni angolatura prima ancora di aprirlo. Già dalla foto si può evincere come la confezione risulti piuttosto semplice ed essenziale; anche la qualità del cartone che la compone risulta dozzinale.

Il modello è più grande della media delle figures, potendo vantare proporzioni di 1\7. La tenuta da coniglietta proviene dal primo episodio della seconda serie di Code Geass, in cui Kallen lavorava come infiltrata: ovviamente si trattava di una banale scusa per regalare un po' di fan service agli spettatori e nulla più, tuttavia più di un produttore ha puntato su questa tenuta. Il costume è - prevedibilmente - minimale e mette in mostra con generosità le abbondanti forme della rossa guerrigliera. D'altronde quando ci si trova a che fare con statuette in costume da bagno o simili non c'è molto da disquisire, se non dell'aderenza della figure al personaggio di riferimento.

Per quanto consentito dalla tenuta, il modello risulta ben concepito e ricco di dettagli. La coniglietta presenta all'appello tutto il vestiario d'ordinanza: lunghe orecchie, farfallino e colletto, codina bianca sul posteriore, polsini, scarpe con i tacchi a spillo...
Quello che più risalta è il fisico statuario e perfetto di Kallen, immortalata in una posa un po' sexy ed un po' ritrosa che a mio avviso coglie bene il personaggio nel contesto in cui opera nell'anime. Stesso discorso valga per l'espressione remissiva, che rappresenta una stuzzicante variante al cipiglio da dura che di solito la contraddistingue. 
Nel complesso, dunque, si tratta di una valida figure, specie in rapporto a quanto l'ho pagata. Ma c'è comunque qualche ombra.
La prima è una personalissima considerazione: una figure con rapporto 1\7 è fin troppo grande, specie quando non indossa costumi particolarmente elaborati, che possano sfruttare la maggiore dimensione per far meglio risaltare i dettagli. 
Più concreto è il problema relativo alla base, che sembra in tutto e per tutto quella di un modello economico, e del vassoio portato da Kallen, che deve essere semplicemente appoggiato sulla mano della ragazza.

Kallen è una stangona con un kilometro di gambe e per di più la posa prevede che solo la sinistra si incastri sul basamento. Evidentemente c'è il rischio che la sottile gamba non riesca a  reggere da sola tutto il peso della figure, pertanto è presente un sostegno ad incastro da inserire sulla base (che io non ho usato, come potete vedere dalle foto). Peccato che tale struttura sia davvero brutta a vedersi! A questo si aggiunga una base davvero troppo anonima, un pezzo di plastica colorata tipica dei modelli economici, ma inadeguato alla figure in questione.
Altra nota dolente è rappresentata dal vassoio, che va semplicemente appoggiato sulla mano di Kallen, senza che sia presente alcun tipo di incastro: facile prevedere come una scelta tanto dissennata comporti la certezza della caduta ad ogni minima vibrazione, con forte rischio di rottura. Risulta davvero difficile comprendere come non si possa pensare ad un inconveniente tanto banale quanto palese.
In definitiva questa figure di Bandai non è affatto male, specie al prezzo cui l'ho pagata (meno di trenta euro): tuttavia per poter concorrere con i più famosi produttori del settore occorre prestare maggiore attenzione ai dettagli, perché spesso sono questi a fare la differenza...